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domenica 16 settembre 2012

Volo

Volo e la sensazione è unica.
Libera di...
ogni cosa.
Libera di...
ciò che voglio.
Libera di...
sorridere di nuovo.
Volo e non ho più lacci.
Volo dal mio nido
senza troppa paura.
Volo e le ali sembrano reggermi.
Volo e so che molte persone seguiranno il mio volo
giorno e notte
pronti a darmi una dritta nel caso in cui
stessi per precipitare.
Ho imparato che ogni
caduta: insegna.
Volo ed è merito di chi mi ha dato le ali.
Come ha detto lei...
Non conta tanto la durata della vita
ma di vivere una vita grande
e per grande io ho capito cosa intendevi.
Grazie a tutti coloro che sono stati dietro e davanti alle quinte.
Grazie a chi ha detto che la responsabilità è solo nostra.
Volo e non vedo perchè non tutti non abbiano
questa opportunità.
Volo e ci penso.
Volo alto e mi fermo, mi fermerò
ovunque
possa aiutare in
qualsiasi cosa.
Volare
è come vivere.
Non è importante quanti chilometri hai percorso
ma quanto alto hai volato,
a quanti hai insegnato a volare,
a quanti hai curato le ali.

Grazie Melody, Chiara, Elisa, Michela, Marzia, Simone, Fabio, tutti voi che c'eravate e di cui mi sfuggono i nomi. Grazie per tutto.

Fabiola

mercoledì 12 settembre 2012

Al mio coro

A voi che siete il più potente antidepressivo,
a voi che non avete orari nè limiti
quando si tratta di sorrisi e risate,
a voi che lo so
sentirete la mia mancanza
ed io la vostra,
a voi che cantate con la gioia
che solo alcuni salmi esprimono
in maniera efficace,
a voi che cantate con la fede nel cuore,
a voi che non solo fate del canto un'arte dell'allegria,
ma fate sì che chi canta sia in armonia: uno con l'altro.
Questo rende il canto e le persone migliori.
Questo rende tutti migliori.
A voi
a cui devo molti grazie.

Grazie,
perchè siete anche il mio coro.


Fabiola

Lo so, ce la farò, per voi

Ed è nel momento in cui credi di aver eretto un alto castello
e molto solido anche...
che crolla platealmente
con un'emozione che non sai come chiamare.
La chiamo nostalgia perchè è una parte di passato,
la chiamo gioia perchè è una parte del presente,
la chiamo speranza perchè è una parte del futuro.
È come un frutto di cui non conosci il gusto,
un poco amaro, dolce al punto giusto, appena piccante.
Come un profumo lontano.
Crolla tutto come un castello di carte
per la consapevolezza che
ce la farai per loro
che ce la farai per tutti.
Lo sai che ce la farai.
Lo so, che ce la farò
per voi, per me.
Per voi che trovate sempre il modo di farmi ridere
con un grosso ragno ed un improbabile calendario osè,
per voi che mi fate riflettere
sui sogni e sulla vita che va avanti,
per voi che mi siete vicine
ora che la mia vita mi sembra vicina ad una curva secca.
Per voi che scrivete sempre un grazie,
sempre una buonanotte,
per voi che mi fate troppi complimenti
e mi fate tirare avanti ancora un giorno col sorriso
del giorno prima.
Per voi che non potrò mai dirvi
nè mostrarvi quanto vi devo.
Per voi non mollerò mai,
per voi non sopravviverò soltanto,
per voi vivrò appieno in un modo che
in nessun modo da sola avrei potuto fare.


Con affetto e gratitudine immensa, per voi,
Fabiola

P.s. un grazie a Chi non si offende se sta nel ps.
Siamo umani, perdonami, Tu sei sempre con me.

lunedì 10 settembre 2012

100° post : Mille modi di inventare l'amicizia

 Ed il centesimo post di questo blog lo dedico ai miei amici.
Ai più cari soprattutto.



E quando cercherò un appiglio,vi cercherò,
so già che qualcuno inventerà scuse inaccettabili,
so già che qualcuno avrà cose più urgenti da fare,
so già che alcuni di voi non risponderanno nemmeno,
so già che alcuni avranno smesso di credere all'amicizia,
ma il bello di avere tanti amici è quello di sapere
che almeno uno, anche uno solo,
quando lo chiamerò accorrerà se non fisicamente:
con un messaggio scemo che mi farà ridere,
con una mail ridarà senso alla mia vita,
con una telefonata riaccenderà il mio entusiasmo,
con un suo gesto farà sfogare le mie lacrime sulla sua spalla
con una sola parola curerà le ferite inferte da tutti gli altri no,
curerà ferite di chi non aveva diritto di farmi male,
di chi riuscirò comunque a perdonare.
L'amicizia, quella vera conosce le crisi,
conosce i dubbi,
conosce i segreti.
Ma quando la sera cala e si avvicina
il momento di lasciarsi,
lo so,
nessuno ha il coraggio di dire delle bugie,
i cuore parla incapace di contenersi
di fronte alla gioia di un amico con cui confidarsi.

Perchè alla fine dei conti lo so,
non posso non pensare nulla,
ma mai, mai vi giudicherò, qualsiasi cosa avrete fatto.
Non sta a me, per prima cosa,
e per secondo, sono vostra amica per la miseria,
se vi giudicassi sarei davvero una pessima amica.

Quindi perdonatemi per quando l'ho fatto.

Grazie perchè ci siete sempre.
E a chi più spesso dice sì, va un secondo e più grande grazie
perchè so che anche voi avete
buona inventiva per le scuse,
impegni importanti,
voglia di fingere di non aver letto un mio messaggio,
voglia di smettere di credere nell'amicizia...
ma poi vi ricredete e mi siete di nuovo vicini in uno di quei mille modi che
solo gli amici sanno inventare
per essere vicini gli uni agli altri.


Non vi dimenticherò mai.


Fabiola ;)