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venerdì 30 giugno 2017

Non sono Dio, sono un essere umano

Che non sono Dio l'ho già detto... che non sono una giornalista ve lo dico ora. ..
Sono un'essere umano e in quanto tale non posso stare in silenzio

Riporto, perché si capisca di cosa parlo, un articolo preso da Repubblica.it del 29 giugno 2017.

LONDRA - I macchinari che tengono in vita Charlie Gard, il bambino britannico gravemente malato al centro di una lunga battaglia legale, saranno staccati domani dall'ospedale che lo ha in cura. Il piccolo è ricoverato al Great Ormond Street Hospital di Londra per una  rara malattia che secondo i medici è incurabile e lo fa soffrire troppo. La decisione dei sanitari è stata annunciata dai genitori, Chris Gard e Connie Yates, che hanno perso la battaglia legale arrivata fino alla Corte europea dei diritti umani per portare a proprie spese il bimbo negli Usa e sottoporlo a una cura sperimentale.

"Noi e soprattutto Charlie siamo stati terribilmente abbandonati lungo tutto il processo", hanno detto i genitori, ringraziando, invece, quanti comuni cittadini hanno dato sostegno, anche economico tramite una colletta, alla loro causa. I Gard vogliono trascorrere le ultime preziose ore col piccolo che "ci lascerà sapendo di essere stato amato da migliaia di persone".

"Abbiamo il cuore completamente spezzato - hanno scritto i due genitori sulla loro pagina Facebook, postando alcune loro foto al capezzale del piccolo -. Non ci è permesso di scegliere se nostro figlio vivrà e non ci è permesso di scegliere quando e dove Charlie morirà".

Al bambino è stata diagnosticata poco dopo la nascita dalla sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, una patologia che causa un progressivo e inesorabile indebolimento muscolare, di cui si conoscono solo 16 casi al mondo. I medici dell'ospedale pediatrico Great Ormond Street Hospital, dove il piccolo è ora ricoverato in terapia intensiva, avevano avvertito i genitori che il figlio non aveva speranze di sopravvivere e hanno deciso di staccare il suo supporto vitale.

Connie e Chris Gard volevano però tentare una cura sperimentale negli Stati Uniti, per la quale hanno avviato una raccolta fondi. I coniugi Gard hanno tentato ogni possibile via legale, compreso un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo, che è stato però respinto il 26 giugno. Secondo la Corte, qualunque ulteriore trattamento danneggerebbe Charlie, sottoponendolo a "dolore continuo, sofferenza e stress" senza produrre alcun beneficio.


Eh sì, adesso sì che ho capito cosa significa che uno stato tutela il bene dei suoi cittadini...
Significa che se lo stato valuta l'amore e la determinazione dei genitori esagerata il figlio muore.
Perché questa battaglia legale inesistente, perché non collegare il bimbo ad un respiratore privato e portarlo via... sembro una ribelle, una criminale forse?
Non lo sono..ho solo valori ed sentimenti di empatia profondi che mi impediscono di guardare e non dire niente... uno stato che chiede all'amore di una madre e di un padre di arrendersi, glielo impone per legge.
Charlie non ha una vita degna, questo lo decide lo stato.
Ogni vita è degna e questo non lo dico solo io.

Di decisioni ardue mamme e papà di bambini gravemente disabili ne devono prendere a centinaia... qui la scelta più difficile è imposta.

Perché?
Siamo ancora uomini liberi?

Si dice che la libertà di un individuo arriva dove inizia quella dell'altro... dunque mi chiedo se fossero i genitori di Charlie a minacciare la sua libertà ad una vita o ad una morte degna o se fosse Charlie a minacciare la prigionia di pensiero, di ideali, se fosse lui a scomodare coscienze...?




Mie riflessioni libere...

Buonanotte,  Fabuola

venerdì 14 aprile 2017

Il Cireneo

Il Cireneo
è oggi,
stasera
ogni giorno.

Il Cireneo sei tu
che non so come ringraziare.
Tu, l'ho capito, ringraziamenti
non ne vuoi,
erano già troppi
quei grazie
che non sapevo
- per niente -
come specificare.

C'è una strada.
Una via crucis.
Una nonna.
Una nipote.
Un Cireneo.

E questa cosa mi ha scaldato il cuore in un modo incredibile.


Grazie a te e a tutte le altre persone pure che conosco e che rendono questo mondo più luminoso.


Fabiola

venerdì 17 febbraio 2017

L'assurda Francia che rinnega il suo motto


L’Assemblea nazionale francese ha approvato nella serata di giovedì 1° dicembre la norma che aggiunge agli «ostacoli all’interruzione di gravidanza» puniti dalla legge anche quello «digitale».

Una pena massima di 2 anni di prigione e 30mila euro di multa è prevista per chi è giudicato responsabile di diffondere “affermazioni o indicazioni tali da indurre intenzionalmente in errore, con scopo dissuasivo, sulle caratteristiche o le conseguenze mediche dell’interruzione volontaria di gravidanza”.


Stiamo parlando della stessa Francia he si fregia del motto "Libertà, Uguaglianza e Fratellanza"?
Non lo so...

Qui non si parla di essere o non essere a favore dell'aborto.
Qui si parla di libertà di espressione.
Libertà di espressione negata.
Non servono molte parole perchè quando le libertà iniziano ad essere negate non è mai un buon segno.

Mi domando quando indurre in errore riguardo ad una scelta politica sarà reato, mi chiedo quanti mentono sul web procurando danno senza essere puniti, mi chiedo se la liberà del cittadino arriva fino a dove arriva l'elasticità mentale dei governanti.

Detto questo,
buona giornata a tutti.


Che nessuno smetta mai di essere libero e lottare per la libertà.

mercoledì 15 febbraio 2017

Innamorata sì... della vita!

San Valentino è appena passato e mi sono sorte alcune riflessioni che mi va di approntare in versi liberi...


Innamorata sì,
ma di chi
domandano.
Gli occhi illuminati
ed il sorriso radioso:
non può essere altrimenti.
Perfino io me ne rendo conto.
Possibile
che se ne siano accorti
proprio TUTTI.
Possibile che solo io
a San Valentino
sia innamorata
ma senza saperlo
davvero?

Ma la risposta è lì
che mi aspetta.
Sono innamorata sì...
della vita.

Della vita vera
con i suoi segni incredibili,
con i suoi dolori inarrestabili,
con i suoi generosi giorni
e con quelli costellati di sofferenze.
Della vita
con ogni dettaglio
insignificante
che diventa immensamente
PIENO
di significato agli occhi
di chi vede
ma d'un tratto si ferma
a guardare.
E capisce che
- anche quando NON CI SONO
parole -
la potenza della vita
si RACCHIUDE
in un SORRISO.