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domenica 25 ottobre 2015

Una scelta di vita

Ricarica.
Mille domande uguali alle mie.
Milioni di dubbi, di paranoie simili a quelle che ho io.
Un Dio che condividiamo,
sorrisi che cerchiamo di non spegnere,
cuori ardenti che non posso
non notare.
Volti,
di cui dimenticherò il nome,
ma non l'ardore,
l'ardire dell'umiltà.
Fin troppo facile concentrarsi sui clichè,
fin troppo facile cedere allo sconforto,
fin troppo facile tendere una mano
e credere che davvero la strai tendendo
-anche tu-
nello stesso modo
in cui lo faccio io.
Abbiamo ferite simili, cuori diversi ma
immensamente vicini.

Sogni grandi,
altissimi,
difficili, faticosi.
Ma parole brevi, appena imbarazzanti,
una risata spezzano tutto,
abbattono muri
che per mesi ho costruito.
Costruiti per credermi un'inetta,
per convincermi di non saper fare,
di non averne la forza.
E basta un istante e tutto
si polverizza
senza lasciare detriti,
senza paure.
Un terremoto che purifica,
un modo per credere un po' di più,
per credere davvero,
per credere insieme,
per credere un po' più in grande.

E il resto ha importanza?
Davvero ne ha?
Rido. Poca.
Comuque vada avrò dato il meglio di me.
E tu. Tu anche, ne sono convinta.
E quello che sarà domani sarà solo
domani, sarà solo un dono.


Grazie a tutti,
soprattutto a quelli che da colleghi sono diventati e stanno diventando Amici.

Fabiola

venerdì 16 ottobre 2015

La felicità dura un istante

Stavolta lo dico perché ci credo e non perché è una frase fatta.
La felicità dura un istante,  in questo periodo la felicità dura un attimo. Poi sfugge.
Catturarla con una foto sarebbe quasi assurdo,  eppure mi sono accorta di averne una. Una foto di bassa qualità,  una foto pensa di gioia,  un istante prima che qualcuno scena dal bagagliaio rotolando,  prima di tornare tardi quando si finisce presto,  dopo aver tirato fuori i 2 sedili il più,  in un periodo in cui ho dei dubbi,  molti,  una foto fatta tenendo una pila al posto del flash, in un periodo in cui sento che questo gruppo è anche mio,  che posso sbagliare e che posso fare bene, che conto qualcosa, una foto che vale la fatica di sistemare i tavoli,  di sistemare i sedili.
Perché gli attimi di felicità sono rari come le pietre preziose,  valgono tutto quello che si dice valgano.