Ti stringo,
non so come prenderti,
ho paura di farti male,
ti guardo
e non mi vengono in mente
pregiudizi sui bambini,
non riesco a pensare a niente
di negativo.
Come se anche il male
si ritirasse di fronte allo spettacolare
miracolo della vita.
Eri dentro una pancia,
quella pancia,
la pancia della tua mamma,
della mia carissima amica.
E sei la mia nipotina:
possono i legami di cuore
essere da meno conto di quelli di sangue?
E ti stringo delicatamente
sul mio cuore
e imprimo la tua immagine
nella mia mente,
nella mia anima.
E ti muovi mentre sogni
e vorrei entrare nei tuoi
sogni infinitamente piccoli,
infinitamente innocenti,
sento che hai qualcosa che
potrebbe starmi sfuggendo di mano.
E mi ci aggrappo con tutte le forze.
È amore allo stato puro
ed è così raro.
Ti stringo per la prima volta
-minuscola-
ti stringo e provo un divorante
-esagerato-
desiderio di non perdermi nemmeno un istante
-nemmeno uno-
della tua piccola,
grande,
immensa,
splendida
e unica
vita.
Ti voglio bene, piccola.
Nessun commento:
Posta un commento